Buongiorno, iniziamo l’appuntamento settimanale con l’aggiornamento dei dati riguardanti i passi della settimana precedente.
Monitorare i passi è anche sintomo di essere in movimento e quindi di bruciare le calorie che, non solo aumentano il nostro metabolismo ma che ci aiutano anche a dimagrire.
21-27 Ottobre 2024 -> 47.788 passi 28-03 Novembre 2024 -> 50.545 passi 04-10 Novembre 2024 -> 53.248 passi
In due settimane i passi sono aumenti di circa 6.000, anche se il mio target sono i 10.000 giornalieri che dovrebbero essere il minimo sindacale.
Buongiorno e Buon lunedi, oggi aggiorniamo i dati relativi al consumo calorico settimanale.
21-27 Ottobre 2024 -> 15904 Kcal consumate 28-03 Novembre 2024 -> 16272 Kcal consumate 04-10 Novembre 2024 -> 16217 kcal consumate
La settimana scorsa ho consumato 16.217 kcal con una media di 2.316 kcal giornaliere, considerato il fatto che sabato e domemica non sono uscito a fare la passeggiata direi che è un ottimo risultato.
Prossimo aggiornamento lunedi 18 novembre 2024
Ultima pesata 10.11.2024 : 104,8 prossima 24.11.2024
Buongiorno a tutti e Buona Domenica, torno ad aggiornare il blog dopo un periodo di prova, che non ha significato una interruzione del mio percorso, anzi il percorso procede a gonfie vele.
Stamattina controllo del peso, ci eravamo lasciati 2 settimane fa con un 106.2 e ci ritroviamo stamattina con un 104.8, ovvero ben 1.4 kg in meno rispetto all’ultima pesata e con il mio BMI che scende a 29.65 ovvero sotto la soglia dell’obesità che ricordo essere un BMI > 30.
In queste 2 settimane ho camminato molto, specialmente al mattino sempre dal lunedi al venerdi e concedendomi sabato e domenica di riposo, un regime alimentare seguito “quasi” sempre alla perfezione dove in alcuni giorni uno sgarrettino me lo sono concesso.
Mi ero promesso che se alla pesata di oggi avessi perso almeno 2kg questa sera mi sarei concesso una pizza, invece mi sa che sarà per un altra volta e stasera andrò di hamburger con le verdure.
Vi aggiornerò poi sull’andamento della glicemia che a digiuno sta scendendo (come ampiamente prevedevo) ma di questo ne parleremo in un altro post.
ecco il resoconto del consumo calorico dal 21 al 27 ottobre 2024, una settimana dove ho provato a muovermi un pochino in più per alzare il metabolismo e quindi provare ad accelerare il mio dimagrimento.
La settimana precedente il consumo calorico si era fermato a 14.910 kcal consumate in una settimana, questa invece abbiamo consumato 15.942 kcal, quindi in una settimana c’è stato un incremento di 1.032 kcal
Il giorno dove ho consumato più calorie è stato giovedì 24 ottobre con 2.359 kcal.
Appuntamento alla prossima settimana con il consueto riepilogo.
Buongiorno e Buona Domenica a tutti, non era mia intenzione pesarmi oggi, volevo pesarmi ogni 2 settimane, però stamattina mi son trovato dinanzi la bilancia ed ho pensato “facciamolo” !
Settimana scorsa la bilancia si era fermata su 107,4 kg, questa mattina invece il peso si è attestato a 106,2 kg con una perdita ponderale di ben 1,2 kg in una settimana, molto più dei 500gr che mi ero prefissato in partenza.
Oggi giornata libera ? Assolutamente no, però a colazione mi sono concesso una fetta biscottata integrale con della cioccolata crema pan di stelle e mentre i ragazzi si mangiavano il pokè io guardavo e a casa mi sono preparato un hamburger di scottona (200gr) con i broccoli ed una fettina di pane.
Devo ricominciare a misurare la glicemia, ma non ho ancora il coraggio..
Buongiorno e buon inizio di settimana, da questo lunedi posterò utilizzando i dati di MyFit i dati relativi al mio consumo calorico della settimana precedente.
Nella settimana dal 14 al 20 ottobre 2024 il mio consumo calorico è stato di 14.910 calorie, come si può evincere dall’immagine qui sotto.
Bene, adesso appuntamento a lunedi prossimo con il resoconto di questa settmana.
Buongiorno a tutti e Buona Domenica 20 Ottobre 2024.
Dopo circa 9 giorni di “nuovo” regime alimentare stamattina ho controllato il peso.
Cos’è cambiato in questi ultimi 9 giorni ?
eliminati del tutto gli affettati
eliminate del tutto le bibite gassate zero zucchero
eliminati del tutto (o quasi) gli zuccheri e i dolci
aumentato un pochino il movimento anche se le condizioni meteo ci hanno messo del loro
Insomma, ho cercato di dare una sterzata perché stavo prendendo una brutta, bruttissima piega.
Quali cambiamenti ho notato :
diminuzione della sete (sto bevendo molto molto meno)
regolarizzazione dell’intestino
Riduzione del gonfiore dello stomaco
Quindi qualche beneficio c’è stato, ma veniamo all’oggetto del post, ovvero il peso.
Questa mattina peso : 107.4 Kg
Come base di partenza è molto molto buona, mancano circa 9 settimane a Natale e se riuscissi a pardere 5 kg per quel periodo sarebbe un ottimo risultato.
Spero nei prossimi giorno di aggiornare un minino di diario alimentare, per il peso appuntamento a domenica prossima.
“La lunghezza della vita di un uomo è inversamente proporzionale a quella della sua cintura”. Walter Ricciardi, commissario dell’Istituto superiore di Sanità, non ha dubbi su questo punto. Sono del resto i dati a confermare che le persone obese vivono in media tra i 5 e i 10 anni in meno di chi mantiene un peso forma. E i chili di troppo non si limitano a nuocere a chi li ha. Danneggiano tutta la società. L’obesità costa agli italiani 9 miliardi l’anno. Tra spese a carico del Servizio sanitario nazionale e perdita di produttività o assenteismo, questa malattia pesa come un macigno sui nostri conti pubblici.
Ad accendere i fari sul problema è stata l’ottava edizione dell’Italian Barometer Diabetes Forum, organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata e da Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation. In questa occasione è stato presentato un rapporto sull’obesità nel nostro Paese, e la Milan Declaration, un documento promosso dalla Società Italiana dell’Obesità e dall’European Association for the Study of Obesity (Easo). Secondo gli esperti, solo in Europa, diminuire l’obesità di un punto percentuale potrebbe evitare da 1 a 3 milioni di casi di tumore, malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione. E potrebbe portare a un grande risparmio.
“Nel nostro paese ad esempio il 10% della popolazione ha questa disfunzione e il 40% è in sovrappeso, – spiega Paolo Sbraccia, presidente della Società italiana dell’obesità (Sio) – Ma le proiezioni dell’Organizzazione mondiale della sanità dicono che entro 15 anni la situazione peggiorerà e saranno in sovrappeso il 70% degli uomini italiani e il 50% delle donne, mentre l’obesità colpirà il 15% delle femmine e il 20% dei maschi”. Un dato che deve preoccupare il governo. “Un obeso costa 450-550 euro in più all’anno rispetto a una persona in linea e la spesa che incide di più è quella per i ricoveri in ospedale”, dice Antonio Nicolucci, coordinatore del Data Analysis Board di Ibdo Foundation.
Un costo importante lo hanno anche le persone in sovrappeso. Ognuna incide sul sistema sanitario per 37,4 euro in più all’anno rispetto a un altro cittadino. Ma tutte insieme, sono ben 21 milioni, costano 780 milioni di euro annui in più di chi si mantiene magro. Sovrappeso e obesità sono infatti causa di tante malattie e rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale. “Già oggi si stima che circa il 58% del diabete mellito, il 21% della malattie coronariche e quote comprese tra l’8 ed il 42% di alcune tipologie di cancro siano attribuibili alla sola obesità”, afferma il direttore generale prevenzione del Ministero della salute, Ranieri Guerra. I decessi attribuibili all’obesità sono almeno 2,8 milioni l’anno nel mondo.
Secondo gli scienziati la colpa non è delle persone obese, ma dell’intera società che trascura il problema. Succede in Italia, ma anche in altri paesi. Negli Stati Uniti già oggi il 35% della popolazione adulta è obesa. Circa 100 milioni di persone. “Per questo l’Easo – afferma Gema Frühbeck docente dell’Università di Navarra – è determinata a fornire guida e supporto ai governi allo scopo di promuovere e sostenere azioni che riducano l’impatto del sovrappeso patologico attraverso la prevenzione e la gestione. Occorre però uno sforzo più intenso ed efficace”. In Italia, secondo Michele Carruba, ex presidente Sio, la sensibilizzazione potrebbe generare enormi risparmi in termini di sostenibilità del sistema sanitario: “Questa operazione comporterà di certo una spesa iniziale – sottolinea lo specialista – ma i risparmi previsti superano di tre volte l’investimento”.
Servono dunque strategie precise per combattere i chili in eccesso: a partire da una maggiore educazione scientifica di studenti e professionisti. Sono poi necessarie campagne di informazione pubblica. “L’obesità è un problema multidisciplinare in una società in rapida evoluzione. – concludono gli esperti di Easo – Chi si ammala è vulnerabile ai cambiamenti che avvengono nella produzione alimentare, nella preparazione dei cibi, nel marketing e negli stili di vita. Ci si deve chiedere se l’obesità in quanto tale sia una malattia o non piuttosto il sintomo di una società malata”.