I ladri di crostoli : la pasticceria disonesta

Il fatto che io sia a dieta non impedisce di certo a mia moglie di avere voglia di mangiare dei dolci, sono arrivato al punto che riesco a farne tranquillamente a meno anche se li ho davanti agli occhi 24h su 24.

Quindi qualche giorno fa essendo gli ultimi giorni di Carnevale come abitudine Olga mi ha chiesto se le compravo dei crostoli. Così mi reco in una pasticceria, una delle più rinomate e chiedo 400 gr. di crostoli al prezzo di 2,50 euro all’etto.

Pago, prendo il mio pacchettino e torno a casa, ma mentre porto su il pacchettino mi rendo conto che qualcosina non va, non mi sembravano per niente 400 gr.

Così decido di fare una prova che ho documentato con delle fotografie scattate dal mio cellualre, ho pesato il pacchetto sulla bilancia digitale che utilizzo per pesare i cibi per il mio percorso alimentare, eccole.

Naturalmente ho censurato il nome della pasticceria, prima foto, pesata del pacchetto con tanto di carta, peso totale 433 grammi.

Foto dei crostoli impacchettati

Seconda foto, senza carta, il peso scende a 408 grammi, quindi la carta incide per un totale di 25 grammi sul totale.

Foto del pacchetto senza carta

Terza foto

Foto del solo cartone

E qui viene il bello, il peso del solo cartone (la tara) è di circa 96 grammi, quindi invece dei 400 grammi di crostoli che avevo chiesto e pagato alla fine me ne hanno dati soltanto 312 grammi, e i restanti 88 ? Ho pagato anche il cartone 2,5 euro all’etto.

Facendo 2 conticini, 312 gr. di crostoli mi sono costati 10 euro, quindi non più 2,5 euro all’etto ma la bellezza di 3,20 euro all’etto in più mi sono ritrovato a pagare un cartone quasi a peso d’oro.

Io spero e mi auguro che si sia trattato semplicemente di errore, la mia voglia era quella di tornare e di dirgli tutto però alla fine mia moglie mi ha convinto che non sarebbe servito a niente, quella pasticceria non ci vedrà mai più, considerando anche il fatto che i crostoli pagati uno sproposito erano di qualità scadente e per altro anche fritti, pieni di zucchero a velo che serviva probabilmente per mascherarne il sapore.

Il giorno dopo siamo entrati in un altra pasticceria ed abbiamo chiesto anche lì il prezzo dei crostoli, solo 1,5 euro all’etto, ma gli ingredienti non sono gli stessi ? Come mai questa differenza di prezzo così abissale ?

La risposta è che forse i commercianti hanno perso il lume della ragione, aumenti spropositati prima o poi porteranno alla fine del commercio sotto casa e sempre più il consumatore a rivolgersi alle grandi catene di distribuzione.

Quando mi succedono queste cose rimango malissimo, ma come può la gente essere così ? Come si può “fregare” un cliente in questo modo ?

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