Sicurezza, sicurezza, sicurezza, in campagna elettorale è la parola più frequente che si sente dire dai nostri politicanti, ma è come il contadino che prima si dimentica di chiudere il recinto e poi si lamente che i buoi sono scappati.
Uno vuole la “super” commissione, l’altro vuole il “super” commissario, qui di “super” c’è solo la pazienza dei cittadini che ancora continuano a sopportare le panzane e le fandonie che ogni giorni tv e giornali ci propinano.
La ricetta per la sicurezza è molto facile, come direbbe un comico (il grande Giobbe Covatta), “basta poco che ce vo?”.
I nostri politicanti, forse dimenticato di aver (ri)messo in libertà circa 25.000 detenuti con l’indulto solo per fare un piacere a tutti coloro che avrebbero avuto da lì a poco processi per reati amministrativi che sarebbero rientrati nel grande “pacco” consegnato agli Italiani.
Devo andare a riprendere l’elenco dei parlamentari e dei senatori che avevano votato a favore del provvedimento ? E dove sono le statistiche sulla reiterazione del reato ? Stranamente adesso nessuno ne parla più, forse perchè saprebbe di fare una magrissima figura.
La ricetta per la sicurezza è facile : costruire più carceri, nessuno sconto di pena a chi viene beccato per la seconda volta a commettere un reato, anzi se ti becco la seconda volta dopo che hai usufruito dell’indulto ti fai dentro anche quello che ti avevano condonato per l’indulto, accompagnamento coatto alla frontiera per i clandestini con spese a carico del paese di partenza, così come a carico del paese di appartenenza devono essere le spese per il “soggiorno” in carcere, altrimenti che la prigione vada a scontarsela nel proprio paese dove di certo le carceri sono più “accoglienti”.
A volte mi chiedo se non sia più conveniente richiudere le frontiere, di certo non saremo invasi da clandestini che arrivano nel nostro paese attraverso i “buchi” concessi da altri paesi dell’area Schenghen, poi è normale che il popolo esasperato dalla minchiate legislative vada nella cabina elettorale e decida di esprimere il proprio voto di protesta.
Vabbè, adesso parliamo della dieta, ieri ho scoperto l’acqua calda, nel senso che mi sono accorto che la macchinetta del caffè distribuisce anche il bicchiere con l’acqua calda, così adesso invece di prendere il capuccino quando ho voglia di qualcosa che mi scaldi posso tranquillamente farmi un bel bicchiere di tisana.
A mensa invece la scoperta dei pomodori all’insalata con una spruzzatina di mais, molto buoni, comodi da abbinare al secondo, in modo da evitare sempre i carboidrati a pranzo.
Diario alimentare del 22 aprile 2008
Colazione : 4 fette biscottate integrali, marmellata senza zucchero ai frutti di bosco
Pranzo : riso in bianco, insalata di pomodori con spruzzatina di mais, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Cena : 300 gr. di surimi, lattuga, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, gli ultimi (finalmente!!) 12 tarallucci pugliesi.
Spezzafame : 2 mele