Fonte : Il Giornale di Vicenza
Il diabete, questo sconosciuto. Molti lo ignorano, altri non ne riconoscono i sintomi. Parecchi non se ne preoccupano. Eppure, può diventare una malattia invalidante: provoca cecità, può essere correlata a problemi cardiaci, oppure di deambulazione, naturalmente negli stadi più gravi.
E allora meglio puntare sulla prevenzione: ed è quanto hanno fatto 224 farmacie aderenti a Federfarma della provincia che, in corrispondenza della Giornata mondiale contro il diabete, a partire da sabato 14 fino al 28 novembre, hanno organizzato una campagna di educazione: “Progetto diabete 2009”.
In sostanza, in questo periodo, ogni cittadino potrà sottoporsi ad un semplice test e, contemporaneamente, farsi misurare la pressione e valutare il livello di glicemia nel sangue. L’obiettivo della campagna – presentata ieri in Provincia dall’assessore Maria Nives Stevan e dai rappresentanti delle quattro Ulss del territorio – è quello di richiamare più cittadini possibile a sottoporsi ai coltrolli. «È fondamentale verificare – ha precisato Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma – che i valori siano a posto e non alterati. E se così non fosse si consiglierà all’utente di rivolgersi al proprio medico di base per ulteriori approfondimenti clinici». Nella precedente campagna del 2006 furono 9 mila i vicentini che si sottoposero ai controlli e allora 180 risultarono “portatori inconsapevoli”, in sostanza non sapevano di essere a rischio diabete. E i numeri che il direttore generale dell’Ulss 6 ha presentato sono destinati a salire: 15 mila solo nell’Ulss 6 su tutti gli assistiti.
«Sono mezzo milione – ha ricordato Francesco Calcaterra, responsabile del reparto di diabetologia dell’Ulss 4 – coloro che nel Veneto hanno contratto il diabete oppure sono a rischio e non lo sanno».
Per questo diventa importante uno screening su quella che viene definita “malattia del benessere” che dipende spesso da uno stile di vita scorretto e da un’alimentazione poco controllata, infatti il diabete è spesso subdolo perché asintomatico. «Questa campagna – ha sintetizzato il dg Alessandri – è importante per i messaggi che lancia. Una sinergia tra medici del territorio, strutture sanitarie e farmacie che debbono tornare ad essere presidi della salute e non supermercati alimentari. Senza dimenticare che la prevenzione aiuta a diminuire i costi della spesa sanitaria». A fine febbraio saranno resi noti i risultati della campagna di prevenzione.
«E soprattutto – ha sottolineato Paolo Belluco del comitato scientifico di Federfarma con Vittorino Molini Ballici ed Enrico Pietrogrande – sapremo anche l’esito delle visite che verranno eseguite dai medici di base visto che la Sigm (Società italiana di medicina generale) aderisce all’iniziativa che durerà per ben due settimane».