Sabato scorso mi sono svegliato ed in lontananza sentivo il rumore di una sega elettrica che tagliava dei rami di un albero.
Mi aspettavo di tutto, ma non avrei mai immaginato di trovarmi davanti a quello spettacolo.
Nel giardino del condominio dove abito ci sono diversi alberi, ma uno di questi era maestoso, i suoi rami si alzavano più in alto della palazzina (che è di 2 piani) e d’estate forniva un pò di riparo dalla calura che c’è qui a Vicenza.
Esco di casa per andare a fare spese e trovo il mio vicino di casa (proprietario del suo appartamento) che assiste dal basso un operaio che è sull’albero e chè sta armeggiando con la sega elettrica.
Gli chiedo se è una normale manutenzione dell’albero e lui mi risponde che invece è loro intenzione “tirarlo giù” perchè d’inverno quando nevica l’albero è pericolo per le automobili parcheggiate sotto i suoi rami.
A Vicenza durante la stagione invernale non nevica mai tanto, al massimo nevica 3-4 giorni e la neve viene subito messa ai lati della strada dalle macchine spalaneve, quindi io ho espresso al mio vicino la mia perplessità in merito anche perchè era più “logico” che si impedisse di parcheggiare sotto l’albero (un solo posto macchina) quando c’è l’eventuale nevicata piuttosto che tirare giù un albero di 18 anni.
18 anni, sono proprio questi gli anni di questo albero, abbiamo contanto insieme a mia moglie una volta terminato lo scempio i cerchi concentrici all’interno del mozzone di tronco che ancora resta nel giardino del condomio e che se possibile domattina fotograferò e quindi pubblicherò la foto sul blog.
Dalle poche parole pronunciate dal mio vicino, mi ha fatto intendere che lui e quell’altro sciagurato del piano superiore sono “proprietari” ed io semplicemente un inquilino e quindi loro potevano fare quello che volevano ed io non avevo nessuna voce in capitolo.
18 anni per crescere un albero, un albero sano, 120 minuti tanti sono bastati per tirarlo giù, per uno stupido cruccio, per preservare da eventuali danni le automobili parcheggiate sotto i suoi maestosi rami se e quando nevicherà.
All’idiozia umana non c’è mai limite, Addio fratello albero.