La scommessa con Marcello

Ieri l’avevo beccato mentre nel parcheggio dell’azienda per la quale lavoriamo entrambi si smangiucchiava il secondo dei due ghiaccioli al limone ed allora stamattina approfittando del fatto che il 14 agosto non c’è tanto da lavorare ci siamo trovati nella stanzetta dove mi scaldo l’acqua per prepararmi la mia tisanina delle 10.00 (da oggi non prendo più caffè ma poi questo lo scriverò in un altro post) e così abbiamo chiacchierato del più e del meno della sua dieta e dei suoi risultati ottenuti fino ad ora.

La prima cosa che ho notato è che non è molto contento del rapporto con il suo dietologo, una prima visita sommaria con una plicometria standard e non una impedenziometria e quindi giù con la dieta classica dissociata senza tenere conto delle esigenze del paziente che aveva espresso al dietologo il fatto che sia a pranzo (sempre) che a cena spesso e volentieri si trovi a mangiare fuori dalle mura domestiche.

La seconda cosa è che mi ha parlato di depressione e di come in alcuni momenti non possa venire meno ai richiami dei nervi e dello stomaco e che cominci ad ingurgitare di tutto (mi ha parlato anche di piatti di 4 etti di pasta), purtroppo questo della depressione per l’obeso in terapia alimentare è un problema abbastanza diffuso specialmente per chi lavora in una città lontano dagli affetti familiari e dagli amici.

Allora per incentivare il buon Marcellone a continuare sulla sua strada verso l’acquisizione di una mentalità dietetica gli ho proposto una scommessa : se alla fine di settembre mi dimostrerà con carte alla mano che ha perso almeno 8 kg. passeremo una serata insieme a cena fuori e toccherà a me pagare il conto.

Quello degli obiettivi può essere un grande incentivo, speriamo che serva a qualcosa.

Forza Marcello!

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