Troppo grasso, ospedale lo rifiuta
Venezia, “non abbiamo un letto adatto”
Troppo pesante per trovare un letto in ospedale ed essere operato. Così un 40enne, 195 chili per un metro e 90 di altezza, è stato respinto dall’ospedale di San Donà di Piave. L’uomo doveva essere operato per un problema respiratorio. Ma il giorno prima è stato convocato e si è sentito dire: “Spiacenti, ma non abbiamo un letto adatto a lei”. Il 40enne ha sporto denuncia. Pronte le scuse della Asl: “Episodio increscioso, provvederemo”.
Protagonista della vicenda, Michele Adami, un agente di commercio affetto da obesità, che si è rivolto a un legale per il risarcimento dei danni e la tutela dei suoi diritti. ”Erano mesi che facevo esami in quell’ospedale e tutti hanno visto la mia stazza – ha raccontato l’uomo al Gazzettino – mi chiedo se non era possibile prevederlo, avvertirmi prima anziché comunicarmelo all’ultimo momento. E’ inquietante sentirsi dare questa motivazione non clinica. Mi è costato una settimana di depressione”.
E con ancor più inquietudine Adami, il cui setto nasale deviato gli procura problemi respiratori, si domanda: ”E se io o un altro della mia stazza avessimo bisogno di cure ‘salvavita’, cosa succederebbe?”. ”Il caso del mio assistito è stato denunciato all’Asl e il direttore ha chiesto un incontro che avremo fra una settimana – spiega l’avvocato Stefano Bruno Ferraro – Questo è molto positivo, ma ad oggi nessuna spiegazione scritta è giunta sui motivi che impedirebbero l’operazione”.
La Asl fa mea culpa: “Provvederemo”
Dopo la denuncia del caso di San Donà, giungono prontamente le scuse dell’azienda sanitaria locale. “Non c’è dubbio che sia un episodio increscioso, di cui mi rammarico – dichiara il direttore generale dell’Asl 10 Paolo Stocco – E’ vero che l’azienda non dispone di un letto di quelle dimensioni ed è una mancanza alla quale provvederemo. E’ già partita un’inchiesta amministrativa interna anche per accertare perché il paziente non sia stato dirottato in un altro ospedale. Comunque avevamo già programmato un incontro con lui per approfondire l’accaduto e accertare se l’unico motivo sia stato la mancanza del letto o anche qualche possibile complicazione sotto il profilo clinico”.
Sulla richiesta di risarcimento danni avanzata dall’uomo, Paolo Stocco precisa: ”Se ritiene di aver subito un torto, non ho alcuna difficoltà a scusarmi preliminarmente a nome dell’azienda. Lo farò personalmente con ancora più forza se sarà appurato che ha effettivamente subito un danno”.