Wrestling, uno sport o uno show ?

Sono stato qualche giorno a casa e ho potuto seguire su una televisione satellitare le trasmissioni a questo che qualcuno osa definire uno sport.

A me, ed è una opinione del tutto personale, tutto sembra tranne che uno sport, quello che a me sembra è che sia uno show ben organizzato e qualche volta troppo violento per i miei gusti.

Analizziamo però tutti i componenti dello show, i wrestler che atleticamente e fisicamente stanno più che bene, anche perchè i controlli antidoping non so se vengano fatti oppure no e quindi questo lascia aperto ogni dubbio all’eventuale utilizzo di sostanze poco lecite.

I match sono delle farse, i colpi non vengono mai portati fino in fondo ma vengono soltanto accennati a volte talmente male che si capisce subito che si tratta di una finzione, per rendere poi tutto più realistico si simulano a volte dei match che terminano con i wrestler che sanguinano copiosamente ma il mio sospetto è che si tratti di sangue finto e che sotto i cerottoni che gli atleti mostrano nelle puntate successive non ci sia nessuna ferita.

Gli arbitri poi sono parte integrante dello show, a volte vengono presi a cazzottoni (finti) dagli atleti e stramazzano al suolo privi di conoscenza anche per svariati minuti senza subire nessun danno cerebrale in quanto dopo qualche giorno eccoli pronti ed arzilli per interpretare il loro ruolo in un altro match, i conteggi degli arbitri (quando un wrestler viene schienato l’arbitro deve contare fino a 3 battendo la mano sul tappeto) a volte vengono interrotti da amici e parenti degli attori sul ring fornendo allo show la parvenza della farsa.

Il tutto è solo un mezzo per vendere magliette, gadget e trasmissioni televisive pay x view ed io sarei favorevole a non mostrare lo show ai minori in quanto a volte la simulazione è troppo “violenta”, ma ormai anche in Italia ci siamo lasciati sopraffare dalla moda americana ed anche le edicole sono piene di dvd, riviste e gadget di ogni tipo.

Le star sono di tutti i generi, da quella vietata ai minori (che poi di vietato non ha proprio nulla tranne la sua compagna che veste sempre in modo molto succinto mettendo in risalto i seni), dal patriota americano, una sfilza di personaggi in cerca di autore inseriti in una soap opera del genere sportivo.

Se il Ministro Mastella vuole mettere una autority sui videogiochi violenti sarebbe il caso che cominciasse anche a preoccuparsi di quello che entra nelle nostre case dagli schermi televisivi.

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