Ogni settimana arrivano dai campi dove si giocano partite di calcio notizie e ci si meraviglia di come non ci sia scappato il morto.
Ieri sera il morto c’è scappato, era un poliziotto, un Ispettore Capo della Questura di Catania, Filippo Raciti di 38 anni colpito al volto da una bomba carta durante gli incidenti fuori dallo stadio, a nulla è servita la corsa verso l’ospedale e l’estremo tentativo dei medici di salvarlo.
C’è gente che va allo stadio con le bombe, i petardi, i fumogeni, c’è gente che va allo stadio per fare la guerra, la guerra con le forze dell’ordine e con la tifoseria avversaria, c’è gente che va allo stadio per cercare lo scontro perchè “odia” la fazione avversaria, c’è gente che va allo stadio non per lo spettacolo sportivo ma per ben altre motivazioni, ed è sempre la solita gente.
E’ sempre la solita gente perchè i nomi di questi personaggi sono ben noti, in primis alle società, poi alle forze dell’ordine che però anche se li pescano non hanno gli strumenti per tenerli lontani dagli stadi o al sicuro dentro una galera in modo da non nuocere al prossimo.
A cosa serve arrestarne qualcuno se poi il giorno dopo sono di nuovo in libertà ?
E le società ? Perchè non intervengono ?
Adesso basta, è giunto il momento che siano le società di calcio a prendersi carico della responsabilità della sicurezza degli stadi, che ci mettano i loro di soldi e che le forze dell’ordine tornino ad altri servizi per tutta la collettività.
Sicuramente nei prossimi giorni assisteremo al teatrino del cordoglio, tutti a dire “oh mi dispiace”, poi passati 4-5 giorni tutto sarà dimenticato e si tornerà a giocare come prima, con i soliti noti che continueranno a far entrare nello stadio petardi fumogeni e quant’altro e chi vuole andare allo stadio che rinuncia e magari resta a casa a guardarsi la partita su Sky, poi si lamentano che gli stadi sono sempre più vuoti.
Non sono d’accordo con Pancalli sullo stop ai campionati, in questo modo hanno vinto loro, se li fermati adesso fermateli per sempre, fino a quando non si risolverà il problema alla radice, come hanno fatto in Inghilterra.
Riposa in pace Filippo.