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Dopo qualche anno di purgatorio finalmente il Napoli Calcio del presidente De Laurentiis torna nella serie che più gli compete, la serie A.

E’ stato un campionato di serie B molto particolare, con la Juventus che anche se partiva con 18 punti di penalità (ridotti poi a 9) con l’organico che aveva (Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved) avrebbe fatto di tutto per conquistare la promozione come prima classificata (cosa che poi si è realizzata), con Napoli e Genoa a dover lottare con le altre pretendenti per il secondo posto ed eventualmente per la qualificazione per i play off.

E’ stato un campionato bellissimo quello di serie B di quest’anno, con un epilogo ancora più bello con Genoa e Napoli a giocarsi la promozione in uno scontro diretto a Marassi con le due tifoserie che non hanno voluto per questo però venir meno al gemellaggio che dura ormai da 25 anni, entrambe le squadre però avevano un orecchio a Piacenza, dove la squadra di casa rimaneggiata da squalifiche e da convocazioni per la U21 (6 giocatori in tutto) aveva nella vittoria l’unico risultato utile per poter dare a se stessa e alle squadre che seguivano in classifica (Mantova, Rimini e Brescia) la speranza dei play off per la promozione in serie A.

E’ stato anche un pomeriggio particolare, per scaramanzia non ho seguito la partita del Napoli in diretta ma quella di Piacenza ed onestamente ho cominciato ad essere veramente preoccupato al gol del Piacenza e alla occasioni da gol della squadra di Iachini in chiusura del primo tempo anche se la Triestina nei primi 30 minuti non aveva per nulla demeritato. Nel secondo tempo poi la squadra di Varrella anche conscia dei risultati che provenivano dagli altri campi che la avrebbero condannato ai play out ha cominciato ad imporre il proprio gioco trovando prima il pareggio con una grande punizione di Allegretti (che poi colpirà anche una traversa) e dimostrando di poter tenere in pugno la partita fino a quando non si è giocato 11 contro 11 in quanto il giocatore Triestino Piovaccari si è fatto ammonire per la seconda volta lasciando la sua squadra in inferiorità numerica ma il Piacenza anche se in vantaggio di un uomo non ha mai impensierito più di tanto il portiere Generoso Rossi anzi, secondo me, il migliore in campo è stato il “Napoletano” Ferdinando (Nando) Coppola che ha salvato la propria rete in più di una occasione.

E’ stato un finale comico a Marassi dove alla notizia del fischio finale di Messina a Piacenza c’è stata una invasione di campo con alcuni giocatori del Genoa che sono stati completamente denudati del completo di gioco costringendo accompagnatori e compagni della panchina ad una corsa affannosa negli spogliatoi a recuperare le divise di gioco per poter permettere al Sig. Rocchi di Firenze (che secondo me sapendo del risultato di Piacenza si è dimostrato di una intelligenza superiore) di far giocare giusto quei 20-30 secondi in modo da poter dare il fischio finale “ufficiale” alla partita dando così inizio ai festeggiamenti sia sul campo sia fuori.

E quello dei festeggiamenti è stato proprio il capitolo che mi ha emozionato di più, con tifosi delle due squadre mischiati sul terreno di gioco che esultavano e si abbracciavano per gioire di questo momento atteso da troppi anni, il Genoa aveva già assaporato la promozione qualche anno fa, poi una valigetta con del denaro ha condannato la squadra di Preziosi addirittura alla serie C, ma sia il Napoli che il Genoa hanno dimostrato con una società solida alle spalle di poter non solo puntare alla promozione diretta in serie A ma secondo me di essere delle grandi protagoniste nel prossimo campionato.

Grazie Napoli, Grazie Genoa, ma anche un grazie alla Triestina che è andata a Piacenza a giocarsi la partita sapendo che le serviva almeno 1 punto per la matematica salvezza, i “biscotti” si sono giocati su altri campi ma adesso bando alle ciance, bando alle polemiche, che festa sia a Genoa e a Napoli.

BENTORNATI in serie A!!!

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