E’ ormai un po’ di tempo che sto provando a convincere Marcello a fare seriamente una dieta, è un po’ di tempo che provo a prendermi carico dei suoi problemi e di aiutarlo a risolverli, ma andiamo con ordine.
Marcello ha quasi 43 anni, pesa circa 130 chili e soffre di ipertensione per curare la quale prende dei farmaci betabloccanti. Quando mi ha raccontato questo ho subito fatto il parallelo con un altro collega, Pietro, che aveva (prima di iniziare il suo percorso alimentare) gli stessi problemi di ipertensione ed allora mi sono detto : se Pietro perdendo 30 kg è arrivato al traguardo di avere la pressione sotto controllo e di non aver bisogno di prendere nemmeno le pillole, lo stesso traguardo non può raggiungerlo anche Marcello ?
E così è da un po’ di tempo che gli sto dietro, che gli dico che è giunta l’ora di mettersi seriamente a dieta ma ho l’impressione che Marcello non abbia nessuna intenzione di dimagrire, a lui le cose stanno bene così come sono adesso quando può trovare le più divertenti e diverse scuse per poter mangiare quello che gli pare e piace.
Settimana scorsa gli ho anche prestato la mia bilancia, compagna di avventura, ed inoltre l’ho messo in contatto di nuovo con il Dott. Andrea Tondini per la stesura di una dieta che deve seguire scrupolosamente.
Però Marcello prende in giro se stesso ed anche chi come me cerca di aiutarlo, due giorni fa gli ho chiesto cosa avesse mangiato a pranzo e come risposta ho ottenuto un semplice “pasta in bianco”, ho subito pensato che avesse preso sul serio il mio consiglio la mia soddisfazione è durata poco, solo il tempo di venire a sapere da dei colleghi che erano a pranzo con lui che la “pasta in bianco” era solo l’antipasto in quanto è stata seguita da pollo, patatine fritte e pane, così caro Marcello non si dimagrisce.
L’altro giorno poi gli ho chiesto che cosa mangiasse la sera e mi ha detto molto candidamente che la sera lui mangia molto perché “gli cucinano i preti”, io già mi immagino questi preti che sono lì davanti a lui, che lo “obbligano” punzecchiandolo con gli spilloni ad ingurgitare tutto quello che hanno cucinato.
L’ultimo tentativo che sto facendo è quello di metterlo a confronto direttamente con Pietro, magari ascoltando la sua esperienza può finalmente capire che l’obesità che si porta dietro e della quale sembra andare molto orgoglioso prima o poi finirà con il creargli dei gravi problemi di salute, molto più gravi di quelli che già si porta addosso.
Qualcuno potrebbe chiedermi : “ma chi te lo fa fare ? Sei mica il profeta della dieta ?”
Certo, nessuno mi chiede di fare tutto questo, ma se con la mia esperienza, con i miei risultati posso fare in modo che anche altri prendano coscienza del problema e che si mettano finalmente a seguire un regime alimentare che li porti ad una migliore qualità della vita allora tutto il tempo che sto spendendo per Marcello è tutto tempo speso bene.