Archive for the ‘Generale’ Category

La storia di Christina Corrigan morta di obesità a 13 anni nel 1996

venerdì, Novembre 9th, 2007

In California Christina Corrigan, 13 anni, è morta tra i suoi stessi escrementi schiacciati dai 3 quintali di peso del suo corpo. La morte di questa bambina, considerata già a due anni di vita obesa, la tortura dei suoi ultimi mesi trascorsi in un letto dentro un corpo piagato da, cento ulcere da immobilità, sono l’ingresso di un inferno fisico e morale sempre più affollato: i grassi. Christina in questo inferno era scivolata insieme a sua madre Marlene. E nessuno si preoccupava di lei neanche i professori o i medici della mutua. La sua storia era cominciata normalmente. Appena nata e pesava circa tre chili e mezzo, ma già a due anni un pediatra l’aveva dovuta metterla a dieta ordinando alla madre di darle meno da mangiare. A tre anni pesava 55 chili. A sette, 85 chili, il peso di un maschio adulto. A otto, quando il peso di una ragazza normale dovrebbe essere attorno ai 27 chili. Christina superò il quintale e a nove, quando nello studio del dottore la bilancia superò i 120 chili il dottore raccomandò: «latte scremato, esercizio fisico e riduzione delle calorie», senza neppure consigliare il ricovero in un ospedale o l’intervento di una specialista. «Se la tendenza a ingrassare fosse continuata, avrei consigliato di consultare uno specialista» ha testimoniato il medico in tribunale, come se 120 chili a nove anni non fossero già una tendenza a ingrassare. E dopo quella desolante visita Marlene si arrese. Da allora, 1991, non portò mai più la figlia da un medico e la mutua si guardò bene dall’andarla a trovare. Christina coraggiosamente, eroicamente finì le elementari,. entrò in prima media nel 1993 e crollò.

L’ingenua ferocia dei bambini diventa alle medie la crudeltà competitiva dell’adolescenza. Christina si chiuse in casa. Rifiutò di uscire. Mangiava. Mangiava. Mangiava. La madre doveva lasciarla sola tutto il giorno. Era una donna single, cioè senza compagno o marito. Lavorava a tempo pieno e doveva accudire ai suoi genitori, la mamma sofferente di diabete e il padre di Alzheimer. Christina rimaneva sola nel letto a guardare la televisione e la madre le lasciava sacchetti di cibarie per tenerla buona. Consumava, tra l’altro, 30 candy bars ricoperti di caramello e cioccolato al latte. 50 pacchetti di patatine e 20 secchielli di gelato. Giorno dopo giorno Christina aumentava di peso. Il suo corpo, arrivato a oltre 220 chili, era ormai oltre ogni taglia. Si vestiva di camicioni informi, teli, pareo, lenzuola con un buco per la testa, poi quando decise di adagiarsi sul letto a guardare la TV e a continuare a mangiare, più nulla. Quando il medico legale la trovò nel novembre del 1996 morta d’infarto sul letto era completamente nuda, vestita ormai solo dai suoi escrementi essiccati nelle pieghe della carne e nelle cento piaghe che ulceravano la pelle. Christina segnò 680 libbre. Trecento e otto chili, a 13 anni, e un falegname ha dovuto fabbricare una bara su misura, XXXLarge, perché nessuna di quelle disponibili era capace di contenerla. Al processo l’accusa ha chiesto sei anni di carcere ma si è dovuta accontentare di sei mesi. « Non è quella povera donna, la colpevole», sosteneva l’editrice di Fatso, «Ciccione», la pubblicazione più diffusa della lobby dei grassi americana. «E’ la società che condanna gli obesi a una vita di indifferenza, di torture e di discriminazioni che non sarebbero tollerabili per qualsiasi altro gruppo sociale». Il precedente esiste ed è chiaro: un genitore che non cura l’obesità del proprio figlio. Ma questa non è materia da tribunali né da giornalisti che si occupano di casi orribili ed estremi, come la storia di una bambina morta soffocata nel grasso e morta sola, mentre la madre era corsa al supermercato per andare a comperarle ancora qualcosa da mangiare . Un ultimo bouquet di patatine fritte gettate sulla bara Extra Extra Extra Large di Christina.

Indovinello : mentre andavo nelle Ardenne

venerdì, Novembre 9th, 2007

Mentre andavo nelle Ardenne, vidi un uomo e sette donne, ogni donna 7 sacche, ogni sacca 7 gatte, ogni gatta 7 ratti. Ratti, gatti, donne, in quanti andavano nelle Ardenne?

Adsl Alice Telecom Italia : test connessione

martedì, Novembre 6th, 2007

Stamattina niente test di velocità della connessione adsl telecom Italia Alice.

Il motivo ? Semplicissimo, da ieri sera non c’è più il segnale di portante della linea e la luce del modem lampeggia che è un piacere.

Torno a casa e dopo aver provato a navigare e dopo 2 cadute di connessione richiamo il 187 per segnalare di nuovo il problema e alla fine della segnalazione, passati circa 15 minuti, mi accorgo che il modem non si allinea più e che la luce adsl del modem lampeggia.

Ho provato a richiamare il 187 ma la suadente vocina all’inizio mi avvisa che “per un guasto ci potrebbero essere dei problemi sulla navigazione internet” e vabbè rinuncio pure a parlare con l’ennesimo operatore nella speranza che a breve la cosa si risolva, ed invece stamattina la situazione non è cambiata, sempre assenza di segnale e lucina che lampeggia.

Aspetto un altro paio di giorni, poi se la situazione non si risolve faccio la disdetta della linea e torno a navigare con il 56k, tanto la differenza nelle ultime 4 settimane non si è notata.

Test connessione Adsl Alice Telecom

lunedì, Novembre 5th, 2007

No comment, queste dovrebbero essere le prestazioni di una 4Mbit in migrazione a 20Mbit

Non ho parole

Alice Adsl Telecom : test della connessione

domenica, Novembre 4th, 2007

Ecco il risultato del test della connessione effettuato pochi minuti fa, risultao migliore di ieri ma molto al di sotto delle aspettative, specialmente quello che riguarda la banda un upload che continua ad essere bassa.

Test Adsl Telecom 4 novembre 2007

Alice Adsl Telecom : test della connessione

sabato, Novembre 3rd, 2007

Da qualche giorno ho difficoltà a navigare, ma ne parlerò più dettagliatamente a parte, qui voglio solo mettere il risultato del test di connessione che mostra come mentre in download sembrano non esserci problemi in upload la banda è veramente bassa e scadente.

Speedtest

Marcello : ultima chiamata per l’inizio della dieta

venerdì, Novembre 2nd, 2007

Sono ormai 2 settimane che Marcello ha la mia vecchia bilancia, sono ormai 2 settimane che mi tempesta di messaggi sul messenger per fissare un incontro per parlare della dieta e di quello che deve fare, sono 3 settimane che il Dott. Andrea Tondini che si è messo a sua disposizione attende una email con il dettaglio delle sue abitudini alimentari.

Domani Marcello ed un altro amico saranno a pranzo a casa mia, gli preparerò un pò di carne al forno e delle verdure (penso cavolfiore stufato e melanzane) e sarà l’ultimo tentativo che effettuerò per far capire a Marcello che è molto importante che lui si metta a dieta ma non per il fattore estetico (mi ripete sempre che lui vuole dimagrire per conquistare le donne) ma in particolar modo per la patologia che si porta dietro da un sacco di tempo e per la quale assume dei betabloccanti e dei diuretici (ipertensione).

Quello che Marcello non ha capito è che con l’ipertensione non si scherza, che considerata la sua mole con una perdita di almeno 30 kg. secondo me possa migliorare il suo quadro patologico, ma non lo vuole capire, ogni volta che si affronta l’argomento svicola buttandola sul ridere facendo battute senza senso.

2 settimane fa Marcello pesava 129 kg. stamattina ne pesava 128.1 kg. è inutile che viene a raccontarmi che ha fatto la dieta perchè una persona della sua stazza con tutti quei chili da perdere nelle prime 2 settimane di dieta fatta in modo serio deve perderne almeno 4.

Ho chiesto ai colleghi di Marcello di informarmi di quello che mangia a pranzo (purtroppo a cena non possiamo verificare) ed il risultato è stato che a tutto pensa Marcello tranne che alla dieta, volete sapere oggi a pranzo cosa ha mangiato ? Pizza marinara, trancio di pizza con le olive, mozzarella in carrozza, birra piccola, alla faccia della dieta.

Onestamente mi sono stancato, domani proerò a fargli capire per l’ultima volta l’importanza che un percorso alimentare “serio” possa avere sulla sua qualità di vita.

Il pane ? Fatto in casa e risparmiate quasi il 500%

venerdì, Novembre 2nd, 2007

Fonte : tgfin.it

Pane fatto in casa contro rincari

Costa 0,42 euro contro i 2,50 del forno

Fate il pane in casa, risparmierete quasi il 500% sul prezzo pagato al fornaio: il suggerimento viene dall’Aduc, l’associazione dei consumatori, che suggerisce di ricorrere ai metodi tradizionali contro il caro-prezzi. Preparare il pane in casa infatti, secondo i calcoli dell’Aduc, costa meno di mezzo euro al kg, esattamente 0,42 euro, a fronte di un prezzo medio dal fornaio di 2,5 euro al kg.

Questo significa che in negozio si registra un aumento del 462%. “Farina, acqua, lievito e forno produrranno un kg di pane fragrante e soffice”, spiega l’associazione. E non è nemmeno tanto difficile.
Secondo l’Aduc “l’impasto si può fare la mattina, lo si lascia lievitare avvolto in panno, magari vicino al termosifone. La sera il prodotto è pronto per essere messo in forno: dopo 20 minuti si tira fuori un bel pane profumato e croccante”.

Zuppe fresche Dimmidisi (prodotte da lalineaverde.it)

mercoledì, Ottobre 31st, 2007

Fonte : albanesi.it

La Linea Verde si presenta come leader nel settore di Quarta Gamma, cioè nella produzione di frutta e ortaggi pronti al consumo, poiché persegue l’obiettivo di proporre un’ampia gamma di prodotti vegetali innovativi, al più alto standard qualitativo. L’azienda fa parte di un gruppo che ha due sedi nel Bresciano (Manerbio e Folzano), una nel Salentino (Pontecagnano) e una partecipazione in Francia (Macon).

Associata ad AOP-APOL, l’Associazione lombarda che raggruppa le Organizzazioni dei Produttori ortofrutticoli, La Linea Verde fa parte della Compagnia Agroalimentare del Fresco, una compagine industriale nata nel 2001 dalla collaborazione di Cirio Alimentare, La Linea Verde, Solo Sole, Euroverde e Viva, che ha dichiarato nel 2004 un fatturato consolidato.

I marchi che compongono l’assortimento dell’azienda sono tre: Cirio, SoloOlio&Aceto e DimmidiSì.

 

Proprio del marchio DimmidiSì fanno parte Le Zuppe fresche, ultima novità nell’ambito dei piatti pronti freschi, veri e propri primi piatti pronti per essere consumati.

La linea è costituita da tre versioni, la Zuppa ortolana, la Zuppa toscana e il Minestrone di verdure, nelle quali vengono utilizzate esclusivamente verdure fresche e senza l’aggiunta di aromi artificiali, conservanti e coloranti. La percentuale di verdure e legumi utilizzati è davvero ottima e già la scelta di utilizzare erbe aromatiche e spezie per insaporire le ricette, garantisce la particolare cura nella scelta degli ingredienti. Si riscontra, tuttavia, un piccolo difetto: nelle versioni ortolana e toscana oltre all’olio extravergine di oliva è presente, seppure in minor quantità, l’olio di semi di girasole, motivo per cui solo il Minestrone di verdure è l’unico prodotto a 5 stelle.

Oltre agli ingredienti, viene data particolare attenzione anche al metodo di preparazione delle zuppe che, una volta terminata la cottura, vengono immediatamente conservate al freddo; ciò permette di poter disporre di un prodotto fresco che deve solo essere riscaldato 3 minuti, se lo si scalda con il forno a microonde (direttamente nella confezione!), o che necessita di qualche minuto in più se scaldato tradizionalmente in pentola con il fornello a gas.

In ultima analisi, considerando la scarsa offerta di prodotti di qualità che il settore industriale dei piatti pronti freschi offre, questi prodotti risultano essere il non plus ultra della categoria.

 

Minestrone di verdure

Valore energetico (100 g): 59

Pregi: Prodotto ipocalorico. Ingredienti genuini.

Zuppa toscana

Valore energetico (100 g): 94

Pregi: Prodotto ipocalorico.

Difetti: Con olio di semi di girasole.

Zuppa ortolana

Valore energetico (100 g): 73

Pregi: Prodotto ipocalorico.

Difetti: Con olio di semi di girasole.

 

 

 

 

Il coraggio di chiedere scusa

lunedì, Ottobre 29th, 2007

Il coraggio di chiedere scusa.

Siamo tutti esseri umani e come tali siamo portati molto facilmente a sbagliare, in particolar modo quando siamo sotto pressione, sotto stress o solo perché la mattina e la giornata è cominciata con una incazzatura familiare.

Per quello che mi riguarda io cerco di lasciare tutti i miei problemi familiari fuori dalle porte aziendali, per me quando entro in azienda (sono un libero professionista o uno di quelli che si ama chiamare “il consulente”) mi lascio tutto fuori e per me si apre un nuovo mondo.

Ci sono però persone che non riescono a tenere tutto fuori, che quando entrano in azienda ci entrano più incazzate di prima e che non vedono l’ora di sfogare la propria rabbia e la propria frustrazione sul primo malcapitato, magari sul consulente di turno che è quello che sai talmente attaccato al proprio posto di lavoro che non ti risponderà mai male.

Siamo esseri umani, tutto questo può capitare, però bisogna avere anche il coraggio dopo, a mente fredda di fermarsi un attimo e di pensare a tutto quello che è accaduto, di tornare sulle proprie azioni e magari chiedere scusa alla persona che si è trattata male.

Purtroppo non tutti abbiamo questo coraggio, il coraggio di chiedere scusa, anche se non in pubblico, ma di prenderlo in disparte e di dire “sai stamattina la giornata è cominciata storta”, invece no, tutto questo difficilmente accade anche perché il terminale dello sfogo potrebbe essere una persona tranquilla, una di quelle che si sa non reagirebbe mai a nessun tipo di offesa.

Chiedere scusa potrebbe migliorare molto i rapporti interpersonali anche perché sarebbe un gesto di grande umiltà.

Il coraggio di chiedere scusa, ma per fortuna non tutti siamo uguali.