Archive for the ‘Generale’ Category

Diario di bordo del 29 Agosto 2007

giovedì, Agosto 30th, 2007

Diario alimentare di mercoledi 29 Agosto 2007

Colazione
2 fette biscottate integrali con 40 g. di marmellata alle ciliege senza zuccheri aggiunti.

Spuntini
2 yogurt activa Danone al kiwi e cereali

Pranzo
250 g. di filetto di pesce persico
250 g. di lattuga
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pacchetto di crackers integrali misura
Aceto balsamico

Cena
250 g. di filetto di pesce persico
200 g. di lattuga
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pacchetto di crackers integrali misura
Aceto balsamico

Passeggiata : 53 minuti, di cui 28 al mattino e 25 la sera
Passi : 10.694

Nokia telefonini cellulari e batterie : voto 10

mercoledì, Agosto 29th, 2007

La Nokia aveva annunciato che circa 46 milioni di batterie modello BL-5C erano potenzialmente difettose, in quan surriscaldandosi potevano uscire dalla propria sede.

Sono proprietario di un telefonino Nokia 6680, del quale non posso fare altro che tessere le lodi, ed ho verificato che la batteria di cui si parlava era quella in dotazione al mio telefonino cellulare, cosi mi sono recato sul sito indicato da molti organi di stampa nazionali sia cartacei che internet nokia controllo batterie BL-5C ed ho verificato che il seriale della mia batteria fosse tra quelle da sostituire.

Ho quindi verificato (procedimento semplicissimo ed intuitivo) che la mia batteria purtroppo era tra quelle da sostituire (basta indicare il codice identificativo univoco di 26 caratteri riportato sulla batteria) e quindi ho compilato il modulino on line per la spedizione della batteria sostitutiva che la Nokia si impegnava a spedirmi direttamente a casa, anche perché avevo letto che c’erano diversi problemi nel contattare l’assistenza ed il numero verde 848 690 691

Non passano nemmeno una decina di giorni e ieri bussa alla mia porta il corriere DHL, non aspettavo nessuna consegna ed avevo ormai dimenticato di aver fatto la richiesta di sostituzione della batteria Nokia, e con somma sorpresa mi consegna la busta con dentro la nuova batteria Nokia BL-5C con tanto di busta imbottita preaffrancata per restituire la batteria sostituita.

Ho quindi sostituito la batteria nel mio telefonino Nokia 6680 e l’ho messa in carica per tutta la notte come si farebbe con una normale batteria nuova ho quindi inserito quella vecchia nella busta preaffrancata e l’ho spedita.

La Nokia si dimostra ancora una volta leader nel settore, non solo hanno avuto il problema di sostituire 46 milioni di batterie potenzialmente difettose (anche se i casi segnalati di surriscaldamento erano circa un centinaio e nessuno di questi aveva causato danni a cose o persone) , ma hanno messo in piedi un sistema (almeno per chi ha internet) che è di una facilità d’uso disarmante.

Per questo il mio voto alla Nokia è : 10

Diario di bordo del 28 Agosto 2007

mercoledì, Agosto 29th, 2007

Bene, riprendiamo con diario alimentare spero quasi giornaliero.

Martedì 28 Agosto 2008.

Colazione
2 fette biscottate integrali con 40 g. di marmellata alle ciliegie senza zuccheri aggiunti

Pranzo
300 g. di lattuga
250 g. di surimi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pacchetto di crackers integrali Misura
Aceto balsamico

Spuntini
2 yogurt magri Vitasnella all’ananas

Cena
250 g. di lattuga
200 g. di surimi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pacchetto di crackers integrali Misura
Aceto balsamico

Passeggiata : 48 minuti, di cui 33 al mattino e 15 la sera
Passi : 12.496

Cai Asiago sentiero 833 dei 5 cimiteri : fatto! (a metà)

martedì, Agosto 28th, 2007

Le informazioni in corsivo sono tratte dalla guida “Sentieri Altopiano dei Sette Comuni” edizione 2006

Itinerario : Bivio Croce del Francese, Cimitero di Val Galmarara, Cimitero del Mosciagh 1, 2 e 3, Bivacco Stalder, Cimitero Brigata Sassari.
Punti di appoggio : Bivacco Stalder
Dislivello : 264 metri
Difficoltà : E Facile
Tempo : 1 ora e 20 minuti
Periodo : da maggioa ottobre.

Questo nuovo percorso, realizzato nel 2006, collega tra loro 5 ex cimiteri della prima guerra mondiale raggiungendo, nei pressi del bivacco Stalder, il Museo all’aperto della Grande Guerra di Monte Zebio. Si tratta di alcuni tra i luoghi più caratteristici e suggestivi dell’Altopiano che trasmettono al visitatore un senso di pace e di serenità. I cimiteri sono stati infatti tutti recuperati con l’installazione delle croci lignee a ricordo dei caduti (ora tumulati presso il Sacrario Militare di Asiago) e la sistemazione delle lapidi e dei monumenti originari ancora presenti.

Partenza sentiero 833 Asiago L’itinerario prende avvio dal bivio stradale di quota 1390 metri situato in Val Galmarara, nei pressi della località Croce del Francese. Seguendo il tratto iniziale della strada (chiusa al traffico veicolare) che risale, in direzione Sud, le pendici settentrionali del Mosciagh, si arriva in breve ad un primo bivio dove ci si immette, sulla sinistra, su di una carrareccia giungendo poco dopo ad un secondo bivio.

Da qui piegando in direzione Nord si percorre una facile mulattiera che porta in breve al cimitero astroungarico di Val Galmarara (1445 mt.). Ritornati sui propri passi fino al secondo bivio, si riprende la salita lungo la carrareccia che porta all’incrocio di q. 1495.

Sentiero 833 Asiago cimitero mosciagh2Da qui si prosegue diritti, in direzione sud, lungo la strada per altri 250 m. e si arriva ad una conta prativa dove è situato il cimitero astroungarico “Mosciagh 1” (1486 m); si entra dal cancello (in una nicchia del muretto c’è il libro dei visitatori) e proseguendo lungo la staccionata si arriva al cimitero astroungarico “Mosciagh 2”. Proseguendo in direzione est (passando dietro al monumento posto in fondo al cimitero) si prende ora il sentiero che sale brevemente fino ad una strada. Dopo pochi metri, in direzione sud, si incontra un bivio dove si svolta decisamente a sinistra in direzione nord-nord-est seguendo la strada forestale per circa 500 m. fino al bivio di q. 1518; da qui si prende la mulattiera che prosegue verso est pressoché in piano, si raggiunge una stradina che, risalendo brevemente in direzione nord conduce al cimitero astroungarico “Mosciagh 3” (1513 m.) collocato all’interno di una suggestiva valletta prativa circondata da abeti.

Sentiero 833 Asiago Ritornati all’ingresso del cimitero si prende, sulla sinistra il sentiero che sale in direzione sud-est, si attraversa una strada forestale e si sale ancora fino a raggiungere la pista Stalder proprio poche decine di metri sotto al Bivacco Stalder (gestito dal soccorso Alpino di Asiago). Dal bivacco salendo una breve gradinata in direzione est si arriva al cimitero, recentemente ripristinato, ove furono sepolti i caduti della Brigata Sassari. Nei pressi del cimitero si possono visitare i resti dei camminamenti e delle trincee Italiane che sono state recuperate nell’ambito dei lavori per la realizzazione del Museo all’aperto della Grande Guerra di Monte Zebio. Dal cimitero, salendo in direzione nord per circa 100 m. lungo il camminamento, si raggiunge la carrareccia che porta al bivacc seguendo la quale in direzione est, si raggiunge il bivio con il sentiero 832 che partendo dalla Croce di S. Antonio porta alla mina di Scalambron. Il ritorno al punto di partenza presso la Croce del Francese si effettua lungo il percorso di andata.

La partenza può essere effettuata anche dal Forte Interrotto (q. 1392 m.) che si raggiunge da Camporovere risalendo la strada (solo in parte asfaltata) che porta al M. Rasta e quindi ai resti della Caserma difensiva dell’interrotto (attualmente in fase di ristrutturazione). Da qui seguendo la strada sterrata (ai bivi con altre strade tenere la prevalente direzione nord seguendo la dorsale), si arriva nei pressi del M. Mosciagh (q. 1527 m.) superato il quale sempre lungo la strada si scende dalla conca prativa dei cimiteri Mosciagh 1 e 2 collegandosi quindi al sentiero 833 (50 minuti) dal forte.

Sentiero 833 Asiago Pozza AcquaSabato 25 agosto 2007 come al nostro solito siamo andati in montagna per passare il week end immersi nella natura e facendo delle lunghe passeggiate sui sentieri Cai e non dell’altopiano di Asiago. La mia scelta era questa volta caduta sul sentiero 833 denominato dei 5 cimiteri, che ripercorre dei luoghi teatro di battaglie della prima guerra mondiale e dove è possibile ammirare anche dei reperti storici di notevole interesse.

Su precise indicazioni di Mario Traverso, titolare dell’albergo La Pineta di Cesura (ma di questa struttura che merita ve ne parlerò in un altro post) siamo arrivati al punto di partenza del sentiero, anche se la partenza è circa 100 m. più in basso della Croce del Francese sulla destra, si scende lungo la stradina e dopo 20 m. c’è un piccolo spiazzo dove possono trovare facilmente da parcheggiare 4-5 automobili.

Scarponi da montagna ai piedi, zaini in spalla e siamo partiti per il sentiero, molto facile tranne un breve tratto con un dislivello molto accentuato e con il fondo del sentiero pieno di sassi.

Sentiero 833 Asiago cimitero Val GalmararaPurtroppo non abbiamo potuto vedere tutti i 5 cimiteri ma ci siamo “limitati” a quello di Val Galmarara, il Mosciagh 1 e 2 e poi una puntata in basso verso forte interrotto (che a me non ha impressionato molto), poi abbiamo deciso di tornare indietro in quanto eravamo a passeggio da circa 4 ore e le gambe cominciavano a fare male. Il bello del camminare in montagna è il silenzio, la pace, specialmente nei luoghi che ricordano eventi della prima guerra mondiale, poi si incontrano sempre persone che sono lì per lo stesso motivo, anche i due in bicicletta che abbiamo incontrato al Mosciagh 1 e che hanno voluto essere scattati una foto per dimostrare ai loro amici che erano effettivamente arrivati fino a quel punto e che non raccontavano frottole.

La promessa che ci siamo fatti è stata quella di ritornare su questo sentiero (magari l’anno prossimo) per poter fare il pezzo che non abbiamo potuto fare per carenza di tempo e che magari con un po’ più di allenamento nelle gambe si riesce a fare.

Sentiero 833 asiago epifanioZaini in spalla! Ma cosa portiamo nello zaino ? La curiosità ve la tolgo subito, sabato mattina siamo passati per il supermercato a prendere 100 g. di prosciutto crudo San Daniele, mentre al forno di fronte (al centro di Asiago) abbiamo preso un pezzo di pizza ai carciofi per Olga ed un panino per me. Inoltre portiamo almeno 3 litri di acqua, i tappetini per stendersi nel caso si incontri qualche radura che permette il riposo, le crocchette o i biscottini per Epifanio e la sua ciotola per l’acqua, anche se il cagnaccio nero di bere quando siamo in montagna non ne vuole proprio sapere.

Riprendiamo con il diario alimentare giornaliero

martedì, Agosto 28th, 2007

Ho deciso che da oggi riprenderò a tenere il mio diario alimentare e di tenerlo aggiornato giorno per giorno sia nel bene (i giorni nei quali riesco a seguire la dieta alla lettera) sia nel male (ovvero i giorni nei quali per un motivo o per un altro sono costretto a mangiucchiare qualcosina in più come per esempio quando sono in vacanza o quando si va a cena fuori con gli amici).

Tenere un diario alimentare aiuta secondo me l’apprendimento giornaliero delle proprie necessità alimentari e a correggere eventuali errori che possono esserci stati nella nostra alimentazione, il diario alimentare aiuta anche il nutrizionista a comprendere quali sono le esigenze del paziente e ad indirizzarlo verso una corretta e sana alimentazione.

Cosa scriverò nel mio diario giornaliero ?

Innanzutto la composizione principale dei pasti giornalieri (colazione, pranzo e cena), gli eventuali spuntini ed il tempo dedicato all’attività fisica nonché il numero dei passi segnati dal contapassi a fine giornata.


Tutto questo mi accompagnerà per il prossimo inverno nel quale mi sono prefisso il tanto agognato obiettivo di raggiungere il peso desiderato di 85 kg.

Lo scorso fine settimana siamo stati in montagna ad Asiago, abbiamo camminato come dei muli, in 2 giorni quasi 11 ore di passeggiata (ecco perché il conteggio dei passi è schizzato verso l’alto) ed ho scoperto di avere muscoli nelle gambe che nemmeno sapevo esistessero, un minimo di attività fisica accompagnato ad un corretto regime alimentare e via verso gli 85 kg.

La mia condizione di obeso

lunedì, Agosto 27th, 2007

Asiago Ernesto sedutoGiro parecchio per il web e spesso mi imbatto in forum dove si incontrano persone che hanno lo stesso mio problema, ovvero la loro battaglia giornaliera contro il peso la bilancia e l’obesità.

 

Leggo le loro storie, le loro esperienze e la cosa che ultimamente mi ha lasciato molto colpito è come molte persone siano preoccupate dagli sguardi altrui, come se per un obeso andare in giro o andare al mare e mettersi in costume sia un problema insormontabile.

 

Io ho sempre avuto la cosiddetta “pancetta” ma di grossi problemi non me ne sono mai fatti, non mi sono mai creato il problema di andare al mare e di mettermi in costume, oppure di andare in giro e di preoccuparmi degli sguardi della gente o di quello che gli altri potessero pensare di me e della mia pancia.

 

Il problema me lo sono cominciato a porre non di certo per gli altri, ma per la mia salute, l’obesità portata a lungo termine può portare a diverse patologie (nel mio caso mi ha portato un diabete alimentare) e non di certo perché mi sentivo il “fenomeno da baraccone” quando andavo al mare e mi mettevo in costume.

 

Vergognarsi per la pancia ? Mai!! Ma non bisogna nemmeno piangersi addosso perché magari qualcuno ha fatto un commento fuori luogo, come dice un antico detto (penso Cinese) : “se c’è rimedio perché di lamenti ? Se non c’è rimedio perché ti lamenti?”

 

Non si vogliono sentire i commenti ? Si vuole andare in spiaggia senza il problema del costume ? Benissimo! L’unica e sola cosa da fare è di affidarsi ad uno specialista (come il Dott. Andrea Tondini) e di cominciare un percorso alimentare che porti il paziente ad imparare la mentalità dietetica che poi lo accompagnerà per tutta la vita.

 

La dieta però deve partire dalla testa, bisogna essere convinti prima di affrontare un percorso alimentare altrimenti si rischia di fare un mese di dieta, magari perdere 4-5 chili e poi presi dallo sconforto ricominciare a mangiare e quindi riprendere il peso con gli interessi.

 

Dimagrire si può, dimagrire si deve, combattere l’obesità non per gli altri ma per se stessi.

Aggiornamento contapassi giornaliero e glicemia

venerdì, Agosto 24th, 2007

Il contapassi giornaliero, ovvero la pagina nella quale tengo traccia di tutta l’attività fisica almeno per quanto riguarda il camminare è stata aggiornata ai dati in mio possesso fino a ieri, la media giornaliera è superiore a quella consigliata dei 10.000 passi, ma sono convinto si possa fare molto meglio.

Contapassi giornaliero 

Negli ultimi giorni mi sto muovendo di più, alzandomi ogni mattina alle 6.00 circa ed uscendo con il cane (tempo permettendo) per una passeggiata di non  emeno di 30 minuti, replicata la sera cercando di allungarla.

Stamattina ho misurato la glicemia : 85 non è uno spettacolo ??

Coldplay : Fix You (Lights will guide you home)

sabato, Agosto 18th, 2007

When you try your best but you don’t succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can’t sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can’t replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

High up above or down below
when you’re too in love to let it go
but If you never try you’ll never know
Just what your worth

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

Un Ferragosto fuori porta

giovedì, Agosto 16th, 2007

Non è nostra abitudine muoverci nei giorni in cui si pensa di trovare in giro tantissima gente, così di solito nei giorni di Pasquetta e Ferragosto preferiamo rimanere a casa a riposare e magari a sbrigare qualche faccenda domestica che avevamo lasciato in sospeso.

Quest’anno no, sollecitato anche da Olga che voleva in tutti modi passare una giornata all’aperto abbiamo deciso di fare un sentiero sui colli Berici e per l’esattezza il sentiero nr. 3 di Lumignano, quello che porta all’Eremo di San Cassiano.

Un sentiero che da alcune descrizioni viste su dei siti è classificato come “facile” e con una percorrenza di circa 3 ore ed un dislivello di circa 300 mt. (ma la percorrenza probabilmente è indicata nell’intero tragitto tra andata e ritorno).

Quindi intorno alle 9.00 siamo partiti alla volta di Lumignano ed abbiamo trovato l’inizio del sentiero nr. 3 che è proprio alla base del campanile della Chiesa al centro del paese dove c’è anche un piccolo parcheggio (proveniendo dalla Riviera Berica, alla rotonda al centro del paese tenere la destra subito dopo 50 mt. a sinistra) e quindi dopo essere attrezzati con scarponi e bastoncini da trekking ci siamo incamminati, sbagliando però subito strada e quindi ci siamo ritrovati in un posto che definirlo sentiero era un eufemismo, quindi siamo tornati indietro ed abbiamo preso la direzione giusta.

Non essendoci sul sito internet una cartina altimetrica del sentiero non ci si rende conto che il percorso è quasi tutto ed esclusivamente in salita con alcuni tratti dove se non avevamo gli scarponi sicuramente avremo preso qualche bel ruzzolone, ma la cosa che ci ha un tantino sorpresi sono stati alcuni cartelli che abbiamo trovato sulla strada.

Cartello sentiero

“Proprietà privata, accesso ai sentieri a proprio rischio, pericolo di frane e caduta massi”

E meno male che questo doveva essere un sentiero facile, magari per una famiglia che ha intenzione di portare i figli a fare una passeggiata sui colli, ma se c’è davvero pericolo di frane e di caduta massi perchè non lo si chiude il sentiero ?

In ogni caso noi decidiamo di assumerci questo rischio e procediamo per la strada e a metà percorso circa veniamo a sapere da un cartello che l’Eremo di San Cassiano è chiuso e che le visite guidate sono possibili solo la prima domenica di ogni mese, ed allora ci siamo chiesti “chissà se a Ferragosto faranno una eccezione e che lo tengano aperto” e così abbiamo continuato.

Siamo arrivati su all’Eremo e purtroppo non avevano fatto alcuna eccezione e l’Eremo era ben sigillato, anche qui sulla porta di ingresso c’era un cartello che ci diceva che era proprietà privata di un gruppo speleologico di Vicenza e che c’era possibilità di massi, di frane etc. etc. etc.

Eremo San Cassiano esterno

Peccato, ci sarebbe piaciuto veramente vedere da dentro questo Eremo del quale su internet ne avevamo trovato delle simpatiche recensioni, a questo punto della giornata non ci è restato che tornare indietro alla macchina e decidere come passare il resto della mattinata, considerato che voglia di tornare a casa subito proprio non avevamo.

Arrivati alla macchina ci siamo cambiati, Epifanio finalmente ha potuto riposare perchè anche lui dopo quella passeggiata dove abbiamo patito molto il caldo essendo una giornata afosa, in circa 3 ore di passeggiata abbiamo bevuto 2 lt. di acqua, cosa che quando andiamo sull’altopiano di Asiago accade solo dopo 4-5 ore di cammino.

Ripartiamo, dopo circa 15 minuti (e meno male che andavo piano) ci accorgiamo che nel cofano qualcosa non va, in effetti stavamo camminando con il portellone aperto e nessuno per strada ce lo ha indicato, nemmeno quel matto che ci ha sorpassato in una curva abbastanza pericolosa.

Siamo andati alla ricerca di una azienda vinicola per acquistare delle bottiglie di vino, ma a Ferragosto tutti chiusi (ne abbiamo trovate un paio sulla strada) ed essendosi fatta quasi ora di pranzo ci siamo messi alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa, prima opzione un agriturismo dove ci hanno guardati come se fossimo dei marziani e dove alla domanda se facessero funzione anche da ristorante ci hanno risposto “ma certo, non ha letto che siamo un agriturismo ?” Purtroppo però il pranzo sarebbe cominciato dopo circa 30 minuti e così ci siamo incamminati sui colli Berici dove ci siamo fermati ad un ristorante, il primo che abbiamo trovato per strada.

Lumignano Epifanio

Naturalmente essendo Ferragosto tutti i tavoli erano prenotati, anche se ascoltando gli avventori che arrivavano si sentiva dire “siamo 9 invece di 14” e così ci hanno sistemato un tavolo di fortuna sotto una pianta di fico praticamente al sole anche se per loro eravamo riparati.

Premessa, quando parlerò dei posti dove abbiamo mangiato e dove secondo me si mangia male eviterò di fare il nome del locale, cosa che farò invece quando il locale merita di essere visitato, in questo caso eviterò di fare il nome del ristorante, in quanto alla fine sono rimasto delusissimo dal cibo.

Ci portano il menù, io avevo intenzione di prendere una grigliata di carne mista con una insalata mista, così per mantenermi leggero, ma quando ho chiesto la grigliata mista alla cameriera mi sono sentito rispondere che dovevo aspettare circa un ora (forse dovevano ancora macellare gli animali), così ripiego sul primo piatto e sui contorni e mi butto su una pasta al forno con i funghi che però avrebbero fatto megli a chiamare pasticcio al forno dove c’è un sacco di formaggio, besciamella e dove sono in corso le ricerche dei funghi.

Porzione miserissima, non voglio mangiare molto quando sono fuori casa, ma in certi casi anche l’occhio vuole la sua parte, e così sono costretto a spiluccare un paio di forchettate dal piatto di mia moglie che invece aveva scelto delle tagliatelle ai finferli un piatto abbastanza decente.

Dopo circa mezzr’ora dall’aver finito i primi, aspettiamo i contorni che non arrivano e così mi tocca sollecitarli alla cameriera, nel frattempo mi sono reso conto che un tavolo dietro il nostro, anch’esso arrangiato alla meno peggio avevano avuto quello che era stato ordinato prima di noi e con un tempismo perfetto.

I controni erano composti da : funghi, peperonata, coste (verdura cotta con pancetta) e patate al forno, almeno questi riempiono un pochino lo stomaco anche se sono “costretto” a mangiare tutte le coste perchè essendo Olga vegetariana non mangia pancetta.

Non ordiniamo il dolce perchè se i tempi sono quelli dei contorni forse li avremmo avuti per l’ora del thè e così andiamo a pagare il conto (31,30 euro) per aver mangiato : 2 primi, contorni misti, 1 bottiglia d’acqua e 1/2 litro di vino, così nel dettaglio.

Coperto x 2 = 4 euro (veramente avrebbero dovuto pagare loro noi per l’insolazione che ci siamo presi), 7.5 euro il primo di Olga, 6.5 euro il mio anche se sul menù c’era scritto 6 euro, 7 euro i contorni, 1.8 euro una bottiglia di acqua, 4.5 euro 1/2 litro di vino

A me sono sembrati un tantino fuori dalla norma il prezzo dei coperti e del 1/2 litro di vino considerato che non era nemmeno vino in bottiglia ma in caraffa.

Quando vado a pranzo fuori, non bado tanto alla quantità (anche se l’occhio vuole un pochino la sua parte) ma anche alla qualità e al rapporto qualità/prezzo, ovvero posso anche ammettere di pagare un conto di “peso” se il cibo è di qualità, ma quello che abbiamo mangiato ieri non valeva nemmeno il 50% del prezzo pagato e così sono tornato a casa più arrabbiato di prima.

Un consiglio per il Ferragosto ? Statevene a casa e mangiate cose sane e preparate da voi.

La scommessa con Marcello

martedì, Agosto 14th, 2007

Ieri l’avevo beccato mentre nel parcheggio dell’azienda per la quale lavoriamo entrambi si smangiucchiava il secondo dei due ghiaccioli al limone ed allora stamattina approfittando del fatto che il 14 agosto non c’è tanto da lavorare ci siamo trovati nella stanzetta dove mi scaldo l’acqua per prepararmi la mia tisanina delle 10.00 (da oggi non prendo più caffè ma poi questo lo scriverò in un altro post) e così abbiamo chiacchierato del più e del meno della sua dieta e dei suoi risultati ottenuti fino ad ora.

La prima cosa che ho notato è che non è molto contento del rapporto con il suo dietologo, una prima visita sommaria con una plicometria standard e non una impedenziometria e quindi giù con la dieta classica dissociata senza tenere conto delle esigenze del paziente che aveva espresso al dietologo il fatto che sia a pranzo (sempre) che a cena spesso e volentieri si trovi a mangiare fuori dalle mura domestiche.

La seconda cosa è che mi ha parlato di depressione e di come in alcuni momenti non possa venire meno ai richiami dei nervi e dello stomaco e che cominci ad ingurgitare di tutto (mi ha parlato anche di piatti di 4 etti di pasta), purtroppo questo della depressione per l’obeso in terapia alimentare è un problema abbastanza diffuso specialmente per chi lavora in una città lontano dagli affetti familiari e dagli amici.

Allora per incentivare il buon Marcellone a continuare sulla sua strada verso l’acquisizione di una mentalità dietetica gli ho proposto una scommessa : se alla fine di settembre mi dimostrerà con carte alla mano che ha perso almeno 8 kg. passeremo una serata insieme a cena fuori e toccherà a me pagare il conto.

Quello degli obiettivi può essere un grande incentivo, speriamo che serva a qualcosa.

Forza Marcello!